Le origini di Assisi, come per altre città in Umbria, sono incerte. Era abitata, in origine, da una popolazione, gli umbri, insediata nel centro Italia. Successivamente risentirà dell’influenza Etrusca e Romana.
Dopo la caduta dell’ Impero Romano la città divenne un insediamento dei Goti, intorno al 545. Più tardi cadde sotto mano Longobarda. Intorno all’anno 1000, divenne un comune indipendente. Durante questo periodo conobbe uno sviluppo straordinario soprattutto grazie ai movimenti monastici (in special modo i Benedettini).
Intorno al 1180 nacque San Francesco, il più famoso dei suoi cittadini. Nel 1202, durante una guerra con la vicina Perugia, Francesco fu fatto prigioniero e tenuto in carcere per oltre un anno. Dal 1206, si dedica al servizio di Dio, nella sequela di Cristo, attraverso il servizio dei poveri, vivendo come povero egli stesso. Famosa la sua rinuncia pubblica, nella piazza di Assisi, a tutti i beni del ricco genitore Pietro di Bernardone, mercante di tessuti che viaggiava tra l’Italia e la Francia.
Francesco viene proclamato santo nel 1228, due soli anni dopo la sua morte, da Papa Gregorio IX.
In epoca moderna, tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la lavorazione della ceramica, del ferro battuto e del legno. Sono rinomati i laboratori di oreficeria, di intarsio, di intaglio, di ebanisteria, quelli delle sculture religiose a cesello, oltreché l’arte del restauro, che spazia dai mobili agli strumenti musicali e quella del vetro.
Nella vicina frazione di Rivotorto, dove ha sede la nostra azienda, l’agricoltura ha costituito, nel passato, il fulcro delle attività commerciali, in particolare legate all’orto-florovivaismo.
Successivamente si è avuto uno sviluppo anche a livello industriale nel quale si annoverano un certo numero di imprese operanti nel settore del legno, del cemento e, a partire dagli anni ’40, anche e soprattutto della maglieria, grazie all’intraprendenza di Giuseppa Turrioni e Lorenzo Filippucci.
Grazie a loro e in seguito al figlio Quartino e alla nipote Isabel Filippucci, l’attività di famiglia si è progressivamente ampliata e sviluppata fino ai nostri giorni, raggiungendo altissimi livelli qualitativi e produttivi.
Il nostro territorio offre, infine, un contesto tranquillo e gradevole in cui poter lavorare piacevolmente.